08 Giu
Parole crociate per rallentare l’Alzheimer. Parole crociate e sudoku. Sembra questa la risposta dei ricercatori dell’Irccs Inrca (Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico per anziani), che nell’ambito del progetto My Mind: gli effetti del training cognitivo per anziani attestano come per 7 pazienti affetti da Alzheimer su 10 grazie ai giochi menzionati sia stato possibile registrare un miglioramento del proprio stato cognitivo.
Lo studio, finanziato nel 2012 dal ministero della Salute e dalla Regione Marche, ha coinvolto per un periodo di tre anni più di 300 persone over 65 con l’obiettivo di sperimentare l’effetto di un programma di allenamento mentale – ‘training cognitivo’ – sul mantenimento e sul recupero delle abilità intellettive in tre diversi gruppi di anziani. Persone sane, interessate a imparare alcuni metodi per evitare la perdita della memoria, ma anche soggetti con lievi disturbi e malati di Alzheimer.
I risultati, pubblicati sulla rivista scientifica Rejuvenation Research dopo l’analisi dei 480 mila dati raccolti, attestano come sia possibile utilizzare anche cure non farmacologiche per prevenire le malattie neurodegenerative.
Nei soggetti affetti da lievi disturbi di memoria e concentrazione, una forma pre-clinica nota come Mild Cognitive Impairment, il praticare le parole crociate ha aumentato in circa il 50% dei casi la percezione positiva sulle proprie capacità di memoria, che influisce sulla probabilità di ammalarsi a distanza di qualche anno. Un dato che sale ben all’81% sui soggetti sani. Effetti positivi sono stati riscontrati anche sull’umore, il livello di stress e il benessere percepito.
Per mantenere la mente giovane e fresca pare sia dunque necessario non smettere mai di studiare e di allenarsi con esercizi per la mente, e grazie a questi risultati si aprono nuove frontiere in un’ottica di prevenzione della malattia.