Ogni anno in Italia assistiamo in media a circa 4mila suicidi. Ciò vuol dire che ogni dieci anni scompare una città di 40mila abitanti.
I dati attualmente disponibili non sono correntemente aggiornati. L’ultimo Annuario Statistico dell’Istat (2020) contiene dati relativi al 2017: in quell’anno si sono osservati 3.940 suicidi (6,5 ogni 100 mila abitanti). Impossibile, invece, avere numeri relativi ai tentativi di suicidio.
La Fondazione BRF – Istituto per la Ricerca in Psichiatria e Neuroscienze, proprio per via della mancanza assoluta di dati aggiornati, ha istituito, durante la prima ondata della pandemia, un Osservatorio Suicidi Covid-19, monitorando gli atti suicidari in base alle notizie di cronaca. I dati raccolti ci parlano di 62 suicidi correlati, direttamente o indirettamente, al coronarivus in circa tre mesi (lo studio è stato avviato a metà marzo e concluso a metà giugno).
Lo studio pilota – per quanto abbia solo un valore indicativo e non scientifico – è stato particolarmente apprezzato dalle istituzioni e, in particolar modo, dal ministero della Salute: parliamo, infatti, di numeri preoccupanti e, per questo, da tenere quotidianamente sotto controllo.
Proprio per questa ragione dal primo gennaio 2021 la Fondazione BRF, per colmare per quanto possibile il vulnus dei dati mancanti, ha deciso di aprire un Osservatorio Suicidi (generale) che monitori, sempre in base ad un’attenta analisi delle notizie di cronaca (locali e nazionali), gli atti suicidari, tentati e tragicamente conclusi.