Negli ultimi anni sono stati descritti alcuni modelli comportamentali eccessivi, ripetitivi, talvolta definiti dipendenze comportamentali come il gioco su Internet, la dipendenza da sesso, la dipendenza dall’esercizio fisico e la dipendenza dallo shopping, i quali non sono stati inclusi nel DSM perché non esistono prove scientifiche sufficienti per stabilire i criteri diagnostici e le descrizioni del decorso necessarie per identificare questi comportamenti come disturbi mentali.
Il concetto di dipendenza da sesso nasce la prima volta negli anni ’70 e viene definita come un comportamento sessuale eccessivo e non parafilico, paragonabile alla dipendenza da alcol. Tale condizione è stata, negli anni, indicata con vari altri termini, quali ninfomania, satiriasi, impulsività sessuale, comportamento sessuale discontrollato e iperattività sessuale. I soggetti che ne sono affetti presentano idee, pensieri, impulsi e immagini riguardanti il sesso vissuti come intrusivi e persistenti; costante ricerca di rapporti sessuali ad alto rischio, nonostante il costante desiderio o tentativo di limitare i comportamenti sessuali, incapacità di interrompere il comportamento sessuale, craving tolleranza e astinenza, variazioni dell’umore correlate con l’attività sessuale e impiegano un’eccessiva quantità di tempo nella ricerca di attività sessuali o in attività sessuali.
Spesso questo disturbo viene associato ai disturbi dello spettro ossessivo-compulsivo, la componente ossessiva (pensieri intrusivi legati a tematiche sessuali) avvia il ciclo; quindi, la componente compulsiva mantiene nel tempo il manifestarsi del comportamento alterato. Prima dell’atto sessuale l’elevata attivazione neurochimica autoindotta dalla fantasia anticipatoria induce una visione a tunnel e il rilascio di adrenalina e dopamina, che conducono ad uno stato di euforia ed eccitazione che rendono quasi impossibile l’attivazione del lobo prefrontale, che giocherebbe un ruolo inibitorio sul comportamento. Tale stato di iperarousal permette all’individuo di annullare stati d’animo negativi (disagio, tensione, ansia, ecc). Dopo l’atto sessuale le alterazioni neurochimiche ritornano alla baseline, e insieme tornano ansia, stress e depressione, aggravati dal senso di colpa per aver commesso un atto impulsivo e a volte minatorio per una sana percezione di sé e una sana vita relazionale.
La dipendenza da sesso spesso coesiste con altri disturbi psichiatrici, in particolare, disturbi da uso di sostanze, altre dipendenze comportamentali, gambling, fobia sociale, disturbi da discontrollo degli impulsi, ADHD, disturbo post-traumatico da stress. La frequente comorbidità con altri disturbi psichiatrici suggerisce la possibilità che esistano meccanismi eziopatogenetici comuni. Alcune caratteristiche personologiche, come insicurezza, impulsività, instabilità relazionale, scarsa tolleranza alle frustrazioni, scarso controllo emotivo, l’isolamento sociale o uno stile di attaccamento disfunzionale con le figure genitoriali possono rappresentare dei fattori di rischio per lo sviluppo di questo disturbo. Nelle donne esiste una correlazione tra la dipendenza sessuale e l’aver subito abusi sessuali.