Disegni Cinici: la “creatura” colorata di Sofia Biagini. Parla la fumettista: “Cinismo e sensibilità si tengono a bada l’un l’altro. Così ho imparato ad ascoltarmi e ad accettarmi”

disegni cinici

Se scorrendo Instagram vi siete trovati davanti illustrazioni dai colori allegri, i tratti rotondi e le vignette ironiche e divertenti, probabilmente avete fatto la conoscenza con Sofia Biagini. La sua pagina “Disegni Cinici” raccoglie ormai una community davvero ampia, dove tutti coloro che sentono la necessità di sdrammatizzare i momenti critici della vita possono trovare un rifugio perfetto. 

Un rifugio come quello che Sofia ha trovato nell’illustrazione: «Fin da piccola ho sempre amato disegnare, ma non ho mai frequentato una scuola o un corso che mi permettesse di affinare la tecnica – racconta Sofia – Il disegno rappresentava unicamente una valvola di sfogo, un modo per rilassarsi nei momenti di particolare stress».

 

Quando hai capito che sarebbe diventato il tuo lavoro?

A due anni dal debutto sui social di Disegni Cinici, faccio ancora fatica a vederlo come un vero e proprio lavoro; è il mio modo di esprimermi, la mia “creatura”. Ho capito però che stava diventando qualcosa di serio pochi mesi dopo l’apertura della pagina, quando alcune aziende ed altre realtà hanno iniziato a contattarmi e a voler collaborare con me.

 

Disegni Cinici. Come è nato?

Disegni Cinici è nato a novembre del 2020, in un periodo nel quale tutti noi eravamo costretti a trascorrere molto tempo a casa a causa delle restrizioni. La noia e il desiderio di poter esprimere tutti quei pensieri che troppo spesso mi tenevo dentro hanno dato vita ai primi disegni. Il riscontro immediato da parte del popolo di Instagram mi ha fatto subito capire che, evidentemente, ciò che passava nella mia mente era anche – spesso – il pensiero delle altre persone.

 

Quanto è cinica Sofia?

Credo di avere un buon equilibrio tra cinismo e sensibilità, ognuno dei due aspetti tiene a bada l’altro…

 

VUOI CONTINUARE A LEGGERE? CLICCA QUI E SCARICA GRATUITAMENTE LA RIVISTA DI MARZO DI BRAIN