25 Mag
Una vita densa di cose da fare, impegni e (purtroppo) anche stress. Una vita apparentemente insostenibile, che in realtà ha un lato positivo. Almeno secondo quanto rivela uno studio del Center for Vital Longevity della University of Texas di Dallas, secondo cui chi ha una routine molto densa potrebbe giovarsi di qualcosa di molto prezioso: un rallentamento del declino delle funzioni cognitive dovuto proprio ai mille impegni.
Lo studio, condotto su over-50 e pubblicato sulla rivista Frontiers in Aging Neuroscience, dimostra come essere sempre indaffarati si sposi con migliori performance cognitive, indipendentemente dal proprio livello di istruzione.
Secondo la ricerca, infatti, chi è sempre indaffarato mantiene la mente continuamente in allenamento e per questo finisce per avere performance cognitive maggiori. La convinzione secondo cui una vita troppo impegnata sia deleteria per la mente si è dunque rivelata fasulla. Certamente troppi oneri si associano a un carico di stress non indifferente, ma gli effetti negativi non sussistono. Almeno per questo studio, che si è sviluppato con un questionario somministrato a 330 volontari. I questionari indagavano la mole di impegni quotidiani di ciascuno, con un particolare focus sia sulle responsabilità familiari, sia su quelle lavorative.
Dopo il test, i partecipanti sono stati sottoposti a test di vario tipo per misurarne le performance cognitive. E’ emerso che a qualsiasi età e indipendentemente dal livello di istruzione, essere impegnati durante il giorno si associa a migliori performance cognitive. Al momento non si può stabilire una relazione di causa-effetto tra vita indaffarata e maggiori capacità cognitive. Ma in futuro nuove ricerche potrebbero verificare se l’essere sempre pieni di impegni sia associato a modifiche nel tempo delle abilità cognitive e se vi siano differenze in struttura e funzione del cervello di individui più o meno impegnati. Insomma, non lamentatevi del troppo stress… i benefici sono assicurati!