18 Apr
Questa mattina, presso la scuola I.T.I. “G. Galilei” di Livorno, si è tenuta la conferenza “Nuove tecnologie informatiche: Vantaggi e rischi”, con la partecipazione della Prof. Donatella Marazziti, già Responsabile Ricerche della Fondazione BRF Onlus e Dirigente medico I livello AOU Pisana Sezione di Psichiatria del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Università di Pisa, e il Prof. Franco Turini, Direttore Dipartimento Informatica dell’Università di Pisa.
“Le nuove tecnologie informatiche – ha spiegato la Prof.ssa Marazziti – sono oramai alla portata di tutti. Hanno dei vantaggi evidenti e rischi nascosti, come nell’uso dei dati personali e la nascita di nuove dipendenze, tra cui quella da Internet che racchiude diverse forme e sottocategorie come la dipendenza dai Social Network, dal Sesso e dal gioco su Internet. Oramai queste tecnologie si possono usufruire ovunque, in casa, in ufficio o a scuola. La dipendenza dai Social sembra esser dovuta al forte senso di sicurezza, di personalità e socialità che queste tecnologie sono in grado di fornire. L’utilizzo eccessivo di questi siti crea una serie di sintomi psicologici come ansia, pensieri fissi, depressione, attacchi di panico, problemi di sonno, insicurezza, suscettibilità. E generano anche tutte le conseguenze psicologiche negative tipiche delle dipendenze, nonché problemi sociali, familiari, affettivi e lavorativi quali ritardi o assenze a scuola o a lavoro, graduale isolamento, distorsione dei rapporti affettivi e sociali, disgregazione dal gruppo familiare ed amicale”.
Nonostante questo, se utilizzati al meglio, i Social Network possono avere numerosi vantaggi. Ci permettono di comunicare in tempo reale a qualsiasi distanza ci si trovi e con qualunque parte del mondo, diminuendo le distanze e permettendo uno scambio delle informazioni istantaneo. Inoltre si può sempre essere aggiornati sui fatti di cronaca, culturali o anche semplicemente su come sta un nostro amico o parente che vive lontano.
Con l’introduzione di queste tecnologie, le scuole sono chiamate ad elaborare schemi interpretativi finalizzati alla comprensione delle trasformazioni in atto nella società contemporanea e a formulare ipotesi sul futuro della formazione scolastica, partendo dall’osservazione e dall’approfondimento attento dei mutamenti del sistema sociale che sono direttamente riconducibili all’affermazione delle nuove tecnologie.
“La scuola – ha concluso la Prof.ssa Marazziti – non può e non deve contrastare la multimedialità, ma anzi favorire la rivoluzione telematica attraverso le vecchie e le nuove tecnologie della comunicazione”.