24 May
Cosa c’è nella testa dell’ISIS? Sembra una domanda che tutti sembrano porsi. Una sorta di ossessione. Una vera e propria paura. Almeno per 7 donne italiane su 10 tra i 25 e i 55 anni, per le quali il terrorismo è vero e proprio incubo. I giovani – almeno secondo i dati del sondaggio online operato dall’Associazione Europea Disturbi da Attacchi di Panico (Eurodap), che ha voluto misurare l’influenza della minaccia terroristica sulla vita quotidiana degli italiani – si dicono invece meno spaventati. Gli uomini adulti, ancora, temono soprattutto i viaggi.
“Molto – commenta il Presidente della Fondazione BRF Onlus, Armando Piccinni – ha a che vedere con la comprensione della psicologia dell’ISIS. La sua imprevedibilità trasmette un’insicurezza crescente. Per questo abbiamo bisogno di lavorare sui noi stessi, sulle nostre paure, sulle nostre conoscenze. Approfondire l’argomento, parlare con esperti e documentarsi può essere una risposta a queste crescenti paura”.
Al sondaggio hanno risposto 1300 persone. Secondo i giovani tra i 18 e i 25 anni, il terrorismo non ha inciso fortemente sull’organizzazione della vita. Soltanto nel 20% dei casi è stata descritta un’attenzione nel quotidiano, specialmente nell’uso dei mezzi di trasporto. E’ emersa anche una sorta di crescente inquietudine e un profondo senso di insicurezza negli aeroporti, stazioni o in grandi città. Ad avere più paura del terrorismo sono comunque le donne, che hanno cambiato il loro approccio alla vita di tutti i giorni. Il 70% delle donne intervistate ha ammesso di aver cambiato il suo stile di vita, mutando il movimento in città, le scelte delle mete turistiche ma anche la scelta di programmi giornalieri come fare shopping nei centri commerciali, andare al cinema, al ristorante, frequentare luoghi affollati anche in strada. Molto inferiore il dato relativo agli uomini, per il quale solo il 60% ha affermato che il terrorismo ha modificato alcune abitudini di vita, in modo particolare la scelta dei viaggi.