Nel complesso mondo delle personalità patologiche. Quali sono i disturbi di personalità e come condizionano la vita

personalità

La recente tristissima vicenda della dottoressa Barbara Capovani, la psichiatra di Pisa responsabile dell’SPDC dell’AUSL Toscana nord ovest uccisa all’uscita dal lavoro da un ex-paziente a cui aveva diagnosticato un disturbo narcisistico, antisociale e paranoico di personalità, ha portato all’attenzione del grande pubblico un’area delle patologie psichiatriche poco nota e di cui raramente si parla.

Si tratta dei Disturbi di Personalità che hanno una diffusione nella popolazione generale variabile tra lo 0.5 e il 2%, che influenzano in maniera importante le relazioni sociali e che, come vedremo a breve, rimangono spesso non diagnosticati e non trattati.

 

Cosa è la personalità?

Prima di entrare nell’ambito della patologia è utile chiarire cosa si intende per personalità. Questo termine indica quel particolare modo di essere di una persona frutto della combinazione di fattori biologici, come per esempio l’ereditarietà (la genetica), e ambientali, come per esempio il rapporto con i familiari, l’ambiente sociale e culturale in cui la persona è vissuta, le sue esperienze di vita. 
Il risultato di questa combinazione è uno specifico e individuale sistema di valori che si esprime nel modo di pensare, di comportarsi, di dare una spiegazione a quello che succede, di relazionarsi con gli altri, di affrontare le esperienze della vita.

Per esempio, c’è chi vuole essere sempre al centro dell’attenzione e chi invece teme il giudizio degli altri e fa di tutto per non esporsi; chi ama stare sempre in compagnia e socializza facilmente e chi invece sta bene in solitudine; chi tiene tutto in ordine e chi si trova a proprio agio nel caos; chi si fida per principio degli altri e chi è sospettoso e vede complotti ovunque. 

 

Cosa differenzia una personalità normale da una patologica?  

Le caratteristiche di personalità sopra descritte si collocano lungo un continuum che va dalla massima flessibilità all’estrema rigidità. Quando sono tanto estreme e pervasive da interferire con la capacità di adattarsi alle esperienze della vita e condizionare i rapporti affettivi e lavorativi si parla di Disturbo della Personalità. Disturbo che in genere si manifesta nella tarda adolescenza o nella prima età adulta e si mantiene stabile nel corso della vita…

 

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