APNEA/IPOPNEA OSTRUTTIVA DEL SONNO

L’apnea/ipopnea ostruttiva del sonno è il più comune disturbo del sonno legato alla respirazione. È caratterizzato da ripetuti episodi di ostruzione delle vie aeree superiori (faringee) durante il sonno. Ogni apnea o ipopnea rappresenta una riduzione della respirazione della durata di almeno 10 secondi negli adulti o di due respiri mancati nei bambini ed è tipicamente associata a cali della saturazione di ossigeno ≥ 3%. I sintomi principali dell’apnea ostruttiva del sonno sono il russare e la sonnolenza diurna. La diagnosi si basa sulla presenza di disturbi respiratori notturni (cioè russare, pause respiratorie durante il sonno), o sonnolenza diurna, affaticamento o sonno non ristoratore nonostante sufficienti opportunità di dormire, che non sono meglio spiegati da un altro disturbo mentale e non sono attribuibili a un’altra condizione medica, insieme a evidenza mediante polisonnografia di cinque o più apnee ostruttive o ipopnee per ora di sonno. La diagnosi può essere fatta in assenza di questi sintomi se c’è evidenza, mediante polisonnografia, di 15 o più apnee e/o ipopnee ostruttive per ora di sonno. Altri sintomi comuni, anche se non specifici, dell’apnea ostruttiva del sonno sono bruciore di stomaco, nicturia, mal di testa mattutino, secchezza delle fauci, disfunzione erettile e riduzione della libido. L’apnea ostruttiva del sonno è un disturbo molto comune. La prevalenza può essere particolarmente elevata tra gli uomini rispetto alle donne, da 2:1 a 4:1, tra gli adulti più anziani e tra alcuni gruppi etnici e razziali. Poiché il disturbo è fortemente associato all’obesità, l’aumento dei tassi di obesità ha determinato un incremento della prevalenza di questo disturbo negli ultimi anni. La distribuzione per età dell’apnea ostruttiva del sonno presenta diversi picchi. Il primo si verifica nei bambini di 3-8 anni, quando la rinofaringe può essere compromessa da una massa relativamente grande di tessuto tonsillare rispetto alle dimensioni delle vie aeree superiori. Con la crescita delle vie aeree e la regressione del tessuto linfoide durante la tarda infanzia, la prevalenza si riduce. Tuttavia, con l’aumento dell’obesità negli adolescenti, si verifica un secondo picco di prevalenza in questa fascia di età. Infine, quando le donne entrano in menopausa, i tassi di apnea ostruttiva nel sonno aumentano ulteriormente. Il decorso nell’età avanzata non è chiaro; la prevalenza del disturbo può stabilizzarsi dopo i 65 anni, ma in alcuni individui la gravità può peggiorare con l’invecchiamento. Questo disturbo del sonno ha di solito un esordio insidioso, una progressione graduale e un decorso persistente. In genere, il forte russamento è presente da molti anni, spesso fin dall’infanzia, ma un aumento della sua gravità può indurre l’individuo a chiedere una valutazione. L’aumento di peso può provocare un aumento dei sintomi. Sebbene l’apnea ostruttiva del sonno possa insorgere a qualsiasi età, si manifesta più comunemente tra i soggetti di 40-60 anni.