La cleptomania è inserita nel Manuale dei Disturbi Mentali (DSM) tra i Disturbi del Controllo degli Impulsi ed è caratterizzata “dalla ricorrente incapacità di resistere all’impulso di rubare oggetti che non hanno utilità personale o valore commerciale”. La persona affetta da cleptomania compie un furto per l’incapacità di resistere a un desiderio impellente. L’atto del rubare non è motivato da collera, difficoltà economiche, idee deliranti o altre giustificazioni e in genere gli oggetti rubati da chi soffre di cleptomania sono di scarso valore per il soggetto che spesso li cede o li butta via. Più raramente può anche conservali e restituirli di nascosto. Spesso, comunque, come accade negli altri disturbi simili, il gesto discontrollato è seguito da profondi sensi di colpa e da auto-disapprovazione. Ciononostante, e pur con tutti i buoni propositi di non ripeterlo, solitamente il ciclo si ripete all’infinito senza che la persona cleptomane possa interromperlo, se non astenendosi da frequentare tutti i luoghi ove possa essere indotto in tentazione (es. negozi, supermercati, ecc.).
Il paziente affetto da cleptomania di solito non programma il furto, lo mette in atto da solo senza la complicità o l’assistenza di nessuno prestando attenzione a non essere arrestato.
L’atto di rubare è preceduto da una sensazione di crescente tensione accompagnata da piacere, gratificazione e sollievo in seguito al furto, ben presto però il soggetto si rende conto dell’insensatezza dell’atto ed in seguito a ciò può esperire un forte senso di colpa. Il disturbo sembra essere più frequente tra le donne rispetto agli uomini, così come accade per lo shopping compulsivo, con cui ha molte affinità.
La cleptomania può subire delle evoluzioni e dei cambiamenti nel tempo, per esempio i soggetti possono rubare sporadicamente alternando lunghi periodi di remissione; episodi di furto possono alternarsi a periodi di remissione oppure la patologia può essere cronica. Il Disturbo può comunque continuare per anni nonostante le multiple condanne per furto, se non adeguatamente trattato. Le cause del disturbo non sono completamente note. Come per la maggior parte dei disturbi psichici si ipotizza una origine multifattoriale in cui componenti genetiche interagiscono con componenti psicologiche e ambientali determinando l’insorgere del disturbo.
La diagnosi di cleptomania è difficile e, spesso, il disturbo procede inosservato. Nel tempo, tuttavia, la condizione può causare difficoltà legali, familiari, professionali e personali.