05 Feb
In vista del seminario “Nella testa dell’ISIS – Realtà e psicopatologia del fenomeno terroristico” a cura della Fondazione BRF Onlus – Istituto per la ricerca scientifica in Psichiatria e Neuroscienze che si terrà il 20 febbraio a Lucca, la a Prof.ssa Donatella Marazziti, responsabile ricerche della Fondazione BRF Onlus, riflette sulla recente scomparsa di Giulio Regeni.
“La meglio gioventù italiana – spiega la Prof.ssa Donatella Marazziti – non è quella che passa le giornate attaccata al cellulare o alla playstation, che va in crisi se non arrivano abbastanza mi piace su facebook, o che non incontra più gli amici sostituendoli con sms o messaggi sgrammaticati su whatsup. La meglio gioventù italiana non è certo rappresentata da tutti quei ragazzi che si lamentano che non c’è lavoro, ma non lo cercano o non si adattano alla fatica, restando a letto fino a mezzogiorno, col consenso di genitori sempre più inetti e meno educativi che non sanno dire mai no alle loro richieste. E non è neppure la meglio gioventù italiana quella che si stordisce regolarmente ogni fine settimana e non solo, con musica demenziale e droghe di ogni genere. La meglio gioventù italiana è quella quota di ragazzi che studia, lavora, s’impegna, e progetta e coltiva, pur in mezzo alle difficoltà dovute grave crisi economica attuale, la progettualità e lo slancio verso il futuro. E’ quella che non s’arrende e crede che con l’impegno, la disciplina, la passione si possano realizzare i propri sogni, in un contesto in cui non manchi mai la solidarietà, l’altruismo e la sollecitudine verso i meno abbienti”.
“La meglio gioventù è fatta di ragazzi come Giulio Regeni e Valeria Soresin, che non hanno avuto nessun timore a lasciare il loro paese per completare e ampliare i loro studi in Università prestigiose, quella di Cambridge per lui, e la Sorbona per lei. Ragazzi straordinari, ma così normali nelle foto che li catturano nella loro quotidianità, che adesso non ci sono più, perito al Cairo in circostanze poco chiare Giulio, e vittima della follia terroristica al teatro Bataclan di Parigi Valeria. Che parole si possono dire di fronte a fatti così inaspettati e brutali per dare un senso allo sgomento che ci prende e al dolore dei familiari e degli amici? Solo che questa è gioventù migliore davvero, quella di cui ha bisogno non solo l’Italia, ma il mondo intero”.
L’appuntamento “Nella testa dell’ISIS – Realtà e psicopatologia del fenomeno terroristico” coinvolgerà psichiatri, psicologi ed esperti del fenomeno e mira a definire un profilo psicopatologico dei membri dell’ISIS, tracciando un quadro il più preciso possibile della realtà che stiamo vivendo. Parteciperanno al seminario Antonella Delprino, Edward Luttwak (Il mondo di oggi di fronte al terrorismo), Armando Piccinni (Psicopatologia e terrorismo), Donatella Marazziti (Le radici dell’aggressività), l’Ammiraglio Donato Marzano (Gli scenari internazionali del terrorismo), Francesco Borgonovo (Islam e terrorismo), Paolo Cardoso (Il profilo psicologico del terrorista), Tito Arecchi (Aspetti sociologici e culturali alla base del terrorismo).