25 Nov
Is there a role for psychiatry in deepening our understanding of the suicide bomber? E’ questo il titolo dello studio – pubblicato sulle pagine dell’International Journal of Psychiatry in Clinical Practice – della Prof.ssa Donatella Marazziti, responsabile ricerche della Fondazione BRF Onlus, che oggi più che mai si rivela nella sua straziante analisi.
L’editoriale, attualissimo alla luce delle recenti vicende parigine e belghe, affronta da un punto di vista umano la posizione della scienza psichiatrica sulla pratica kamikaze, e analizza l’effetto delle tragedie moderne che minano in profondità il senso di sicurezza personale e l’inviolabile valore della libertà.
Nel saggio vengono individuati diversi ordini di problema: la necessità di una diagnostica adeguata per ciò che concerne il PTSD (disturbo post traumatico da stress), le diverse modalità di cura per le vittime di traumi – anche indiretti o amplificati dalla cultura mediatica – risultando soggetti assai più vulnerabili a sindromi depressive, tendenze suicida ed abusi di sostanze, e infine la definizione della personalità del kamikaze in quanto soggetto malato, vittima spesso di deliri, paranoia e disturbi della personalità.
Ponendo come condizione necessaria l’accettazione della diversità culturale e il superamento della ripugnanza, la Prof.ssa Marazziti sottolinea la necessità di impegno della ricerca accademica nel sensibilizzare le comunità, soprattutto occidentali, per comprendere realtà così distanti senza farsi sopraffare dalla paura.
La Dottoressa Marazziti, il Presidente Armando Piccinni, il comitato scientifico e tutto lo staff della Fondazione BRF ONLUS vi aspettano il 28 Novembre, in occasione dell’evento per la presentazione della Fondazione BRF ONLUS a Palazzo Bernardini a Lucca a cominciare dalle 15.30. Per l’occasione sono previsti gli interventi dei docenti Enrico Alleva, Patick Pageat e Fortunato Tito Arecchi. Leggi il programma completo qui