25 Gen
La nostra società sempre più violenta e aggressiva. Ma quanto c’entra il Covid?
di Armando Piccinni
La violenza ancora una volta mostra il lato peggiore dell’animo umano. Una guerra, estremamente pericolosa per le possibili implicazioni e sviluppi, si sta combattendo alle nostre porte. Ancora una volta sembra che la stupidità umana abbia preso il sopravvento sull’equilibrio ed il buon senso.
La gente comune si chiede perché accade tutto questo. In altre parole: cosa spinge certi uomini alla realizzazione di questi progetti?
All’inizio del XXI secolo ci stiamo trovando ad affrontare sfide che potrebbero sembrare eccezionali ed uniche, sfide che non sono esclusive né del nostro tempo né della nostra generazione e nemmeno della nostra specie.
Il terrorismo, il fanatismo religioso, le mire espansionistiche, la volontà di sopraffare, sono una prerogativa antica e purtroppo diffusa.
Gli esseri umani sono stati una specie violenta da sempre, i fossili lasciati dal Neanderthal, da cui noi siamo probabilmente discendenti, ne sono una delle dimostrazioni. E se non discendiamo dal Neanderthal la causa più verosimile è stata lo sterminio che l’Homo sapiens, il nostro sicuro progenitore, operò attraverso uno dei primi genocidi della storia determinando appunto l’estinzione dei Neanderthal.
L’aggressività e la violenza compaiono precocemente nella vita ed esistono componenti neurali e ormonali dirette che indirizzano le manifestazioni comportamentali. I crimini d’altronde sono documentati in quasi tutte le società, da quelle moderne a quelle primitive. Ciononostante, è fuorviante affermare che abbiamo “geni responsabili dell’aggressività” – che peraltro ancora non stati completamente identificati – dal momento che qualsiasi predisposizione genetica interagisce in modo complesso con infinite influenze ambientali.