12 Ago
I cambiamenti biologici e psicologici che avvengono durante la gravidanza e nel periodo perinatale comportano profonde e significative modificazioni relative alle rappresentazioni mentali che la madre ha di sé stessa e del futuro bambino. Le quali all’unisono promuovono una riorganizzazione circa la propria identità femminile (Ammaniti et al., 1995).
Il periodo della gravidanza si configura dunque quale delicato momento di transizione, ma ancor più come vero e proprio periodo di crisi maturativa cui può far seguito un incremento della propria vulnerabilità psicologica che spesso e volentieri può tramutarsi in un significativo fattore di stress (Ferrara Mori, 2006. 116). Pertanto indagare in maniera retrospettiva il passato della gestante che si appresta a vivere questa fragile e importante fase di passaggio, risulta fondamentale al fine di inquadrare eventuali fattori di rischio connotati da una forte vulnerabilità. Donne che in passato hanno riscontrato una patologia psichiatrica, proprio durante la gravidanza risultano infatti maggiormente a rischio di un nuovo esordio psicopatologico.
In linea con i contributi di Brockington (Brockington et al., 2006) i quadri clinici che più frequentemente vengono riscontrati durante il periodo perinatale in accordo con il proprio vissuto biologico ed esperienziale, sono i disturbi depressivi e i disturbi d’ansia (O’Hara et., 2014). Secondo alcune ricerche è stato dimostrato che se da un lato una quota fisiologica di ansia sembri preparare la donna al parto e alla fase post natale, di contro nel caso in cui i livelli di ansia assumano una connotazione psicopatologica aumenta il rischio di trasmettere per via placentare il proprio vissuto ansiogeno alla prole (Ammaniti et al., 1995).
Tra questi il rischio maggiore cui può incorrere la primipara, correlato alla presenza di un disturbo d’ansia in gravidanza o di una elevata sintomatologia ansiosa prenatale, vi è quello di riscontrare una depressione post partum. A tal riguardo infatti Robertson (Robertson et al., 2004.,) ha confermato come l’ansia prenatale rispecchi un fattore predittivo di forte rischio per un possibile esordio di depressione nel periodo postnatale, dunque dopo la nascita del bambino…