21 Ott
Il consumo di una malsana dieta occidentale caratterizzata da carne, hamburger, patatine e bevande gassate potrebbe ridurre il volume dell’ippocampo di sinistra, mentre una dieta sana a base di verdure fresche e pesce potrebbe incrementare proprio il volume ippocampale. Uno studio condotto su più di 250 persone ha, infatti, portato a riscontrare che durante un periodo di 4 anni si è andata a creare una differenza di più di 200 mm3 nel volume ippocampale fra i soggetti che hanno seguito una dieta sana e quelli che ne hanno adottata una malsana.
Si tratta del primo studio effettuato sull’uomo in materia, ed ha confermato quanto riscontrato sull’animale. Secondo il prof Felice Jacka, presidente della International Society for Nutritional Psychiatry Research ed autore dello studio, questi dati suggeriscono che gli interventi sulla dieta possano promuovere la salute ippocampale, diminuire l’atrofia da invecchiamento e prevenire gli esiti negativi per la salute associati proprio a quest’ultimo fenomeno.
Alcuni studi precedenti avevano dimostrato che la qualità della dieta è associata a depressione e salute cognitiva, e le ricerche effettuate su animali indicano che questo fenomeno possa essere mediato da cambiamenti a livello dell’ippocampo. Nello specifico, una dieta ad elevato contenuto di grassi riduce i livelli di fattore neurotrofico di derivazione cerebrale, il che danneggia la plasticità neuronale, l’apprendimento ed il comportamento. (BMC Med online 2015, pubblicato il 6/9).