24 Ago
Secondo la credenza popolare, più tempo si aspetta per sposarsi, meglio è. Perché tra età di matrimonio e rischio di divorzio ci sarebbe un rapporto quasi lineare: cresce l’una e decresce l’altro. E tutti i dati, finora, sembravano suffragare questa ipotesi. Ma una nuova analisi, a firma Nicholas Wolfinger, docente di sociologia alla University of Utah, ha leggermente sparigliato le carte in tavola.
Stando ai risultati del suo studio, appena condotto per conto dell’Institute for Family Studies statunitense, chi si sposa dopo il compimento dei trent’anni di età sarebbe più a rischio divorzio rispetto a chi pronuncia il fatidico “sì” qualche anno prima. In particolare, il rischio di divorzio, passati i trenta, aumenterebbe del 5% ogni anno. Ma il motivo del fenomeno non è ancora del tutto chiaro.
“La ragione per cui le persone che si sposano molto giovani sono ad alto rischio di divorzio”, spiega Wolfinger, “non è un mistero. Pensate al vostro partner delle scuole superiori. Assieme all’euforia per il primo amore arriva spesso la gelosia, l’insicurezza, la pressione da parte di parenti e amici, i dubbi sul futuro. Alla luce di questo, è chiaro che sposarsi da adolescenti sia, come sanno da tempo gli esperti, fortemente correlato a una maggiore probabilità di divorziare”. Per dare qualche numero: chi si sposa a 25 anni ha un rischio di divorziare minore del 25% rispetto a chi si sposa a 20 anni. Poco sorprendentemente, secondo Wolifinger, le coppie più giovani non hanno la maturità, l’intesa e il supporto sociale per far funzionare il proprio matrimonio.
Cosa succede, però, una volta passati i vent’anni? La situazione sembra farsi leggermente più complicata. Per saperne qualcosa di più, Wolfinger ha esaminato una serie di dati, raccolti tra il 2006 e il 2010 dal National Survey of Family Growth (Nsfg), usando il cosiddetto modello dei rischi proporzionali di Cox, un approccio statistico per valutare le correlazioni: secondo la sua analisi, l’età “spartiacque” per il matrimonio perfetto sarebbe di 28 anni. “Prima dei 28 anni”, fa notare lo scienziato, “ogni anno aggiuntivo di matrimonio riduce il rischio di divorzio dell’11%. Dopo quell’età, il rischio di divorzio aumenta del 5% ogni anno. La curva che descrive il rischio di divorzio in funzione dell’età del matrimonio cambia pendenza in modo statisticamente significativo in corrispondenza del ventottesimo anno”.