08 Ott
I Premi Nobel per la Medicina sono dedicati quest’anno alla scoperta di farmaci in grado di debellare piaghe antiche come i parassiti. Dalle ricerche dell’irlandese William C. Campbell e del giapponese Satoshi Omura, in particolare, è stato messo a punto l’ivermectin. Ogni anno la Merck devolve qualcosa come 270 milioni di dollari per distribuire gratuitamente questo farmaco (Mectizan Donation Program) in modo da sconfiggere i parassiti che provocano l’oncocercosi, l’elefantiasi (filaria linfatica) e altre infestazioni. L’oncocercosi, conosciuta anche come cecità fluviale, è una malattia trasmessa all’uomo dalla puntura di una piccola mosca nera che vive soprattutto nei fiumi a rapido scorrimento. Le manifestazioni della malattia includono i dolorosi noduli sottocutanei, che si depositano a centinaia tra le costole, sul cranio, sui gomiti, sulle gambe, tra i muscoli e mandano in necrosi la pelle (cute a macchia di leopardo o squame di lucertola). La dermatite cronica causata da oncocercosi può essere estremamente debilitante e provoca un prurito insopportabile. Le lesioni all’occhio riducono il campo visivo fino a intasare completamente la retina, e si diventa ciechi.
Fra le vincitrici c’è anche la cinese Tu Youyou. “La vittoria del premio da parte di Tu indica la prosperità della Cina e il progresso in campo scientifico e tecnologico”: è stato questo il commento del primo ministro cinese, Li Keqiang, dopo che Tu Youyou ha vinto il premio Nobel per la Medicina.
La scienziata cinese è stata premiata per gli studi sulla malaria, insieme agli scienziati William Campbell e Satoshi Omura per gli studi sulle malattie provocate dai parassiti. L’immunologa cinese ha anche ricevuto le congratulazioni anche dell’Associazione Cinese per la Scienza e la Tecnologia, dell’Amministrazione Statale per la Medicina Tradizionale Cinese e della Federazione delle Donne cinesi.
Il leader del colosso asiatico ha spiegato che il riconoscimento “segna un grande contributo della medicina tradizionale cinese alla causa della salute dell’uomo e mostra gli sforzi di crescita e l’aumento della presenza a livello internazionale della Cina”. Li ha poi incoraggiato gli scienziati cinesi a continuare a concentrare gli sforzi di ricerca sul lungo periodo e attuare la strategia nazionale di un’economia trainata dall’innovazione tecnologica.